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Autore Operazione Valchiria
Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 03-02-2009 18:25  
quote:
In data 2009-02-03 16:12, Topper scrive:
quote:
In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'


Certo se smettesse di propinarci remake di film usciti venti minuti prima in altri paesi sarebbe ancora meglio.



Pure questa e' una sacrosanta verita'

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Nietzsche

Reg.: 03 Ago 2007
Messaggi: 2264
Da: smaramaust (BZ)
Inviato: 03-02-2009 18:53  
quote:
In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se è poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 03-02-2009 alle 01:57 ]


ma si per carità, tutto vero.
come del resto è vero che singer non hagirato un documentario ma un film, e quindi forse la libertà di travisare la vera natura dei protagonisti storici, gli è concessa. volevo solo puntualizzare sul commento d ginestra, che si riferiva alla storia, non al cinema.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 23:17  
quote:
In data 2009-02-03 16:39, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'



La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.



vedi che non sai nemmeno di cosa stai parlando?
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 03-02-2009 23:30  
quote:
In data 2009-02-03 18:53, Nietzsche scrive:
quote:
In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se è poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 03-02-2009 alle 01:57 ]


ma si per carità, tutto vero.
come del resto è vero che singer non hagirato un documentario ma un film, e quindi forse la libertà di travisare la vera natura dei protagonisti storici, gli è concessa. volevo solo puntualizzare sul commento d ginestra, che si riferiva alla storia, non al cinema.



Si, ma non mi hai detto la frase finale che cosa diceva.Ero curiosa di saperlo.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 23:59  
A me è parso di leggere:
"Die amerikanisch kino ist die beste kino auf der Welt" o qualcosa del genere.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 04-02-2009 00:47  
Ahahah...

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 04-02-2009 13:53  
quote:
In data 2009-02-03 23:17, Tristam scrive:
quote:
In data 2009-02-03 16:39, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
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In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'



La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.



vedi che non sai nemmeno di cosa stai parlando?




Massì.....
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Nietzsche

Reg.: 03 Ago 2007
Messaggi: 2264
Da: smaramaust (BZ)
Inviato: 04-02-2009 14:06  
quote:
In data 2009-02-03 23:59, Tristam scrive:
A me è parso di leggere:
"Die amerikanisch kino ist die beste kino auf der Welt" o qualcosa del genere.



non so una parola di tedesco...però : ahahahahah! ottima!

ginestra non la ricordo a memoria, era una frase che faceva riferimento a coloro che, nella germania del terzo reich, si opposero al nazismo e non portarono il peso di quella vergogna.

assurdo che sia stata messa a commento delle gesta di stauffenberg e soci..

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-02-2009 15:33  
quote:
In data 2009-02-04 13:53, Richmondo scrive:
quote:
In data 2009-02-03 23:17, Tristam scrive:
quote:
In data 2009-02-03 16:39, Richmondo scrive:
quote:
In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'



La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.



vedi che non sai nemmeno di cosa stai parlando?




Massì.....



se tu associ il cinema americano all'idea di spettecolarità e quindi la spettacolarità a quella di (poco) qualità, è inevitabile che tu non sappia nemmeno di cosa stia parlando. Non è certo 'transivitizzando' così che puoi istituire un equazione. Di fatto il cinema è poco equazionabile.
Ma per non incorrere nell'assolutismo (che poi piagnucoli) e per evitarti di essere l'unica eccezione che conferma la regola ("l'assenza di spettacolirità può essere motivo di qualità"), è anche possibile che tu creda veramente queste cose. E che la scomposizione dell'idea passi davvero attraverso la più banale delle equazioni e che davvero il cinema americano sia riprovevole per la sua spettacolarità.
Mettendo che fosse vero (e quindi ribadisco la mia precedente affermazione: non sai - ancora- di cosa parli) pare assurdo dover giudicare la presenza o l'assenza, piuttosto che le modalità con cui presenza o assenza vengono rappresentate.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 04-02-2009 16:18  
quote:
In data 2009-02-04 15:33, Tristam scrive:
quote:
In data 2009-02-04 13:53, Richmondo scrive:
quote:
In data 2009-02-03 23:17, Tristam scrive:
quote:
In data 2009-02-03 16:39, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'



La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.



vedi che non sai nemmeno di cosa stai parlando?




Massì.....



se tu associ il cinema americano all'idea di spettecolarità e quindi la spettacolarità a quella di (poco) qualità, è inevitabile che tu non sappia nemmeno di cosa stia parlando. Non è certo 'transivitizzando' così che puoi istituire un equazione. Di fatto il cinema è poco equazionabile.
Ma per non incorrere nell'assolutismo (che poi piagnucoli) e per evitarti di essere l'unica eccezione che conferma la regola ("l'assenza di spettacolirità può essere motivo di qualità"), è anche possibile che tu creda veramente queste cose. E che la scomposizione dell'idea passi davvero attraverso la più banale delle equazioni e che davvero il cinema americano sia riprovevole per la sua spettacolarità.
Mettendo che fosse vero (e quindi ribadisco la mia precedente affermazione: non sai - ancora- di cosa parli) pare assurdo dover giudicare la presenza o l'assenza, piuttosto che le modalità con cui presenza o assenza vengono rappresentate.




Spero solo tu non capisca il cinema così come capisci l'Italiano (e la matematica).
Mai fatto nessuna equazione. Ho scritto "spettacolarità non necessariamente è sinonimo di qualità", non ho scritto per niente "l'assenza di spettacolarità può essere motivo di qualità". Stavo casomai cercando di scongiurare il rischio che la spettacolarità (e quant'è inutile parlare di modo di rappresentarla, dal momento che proprio essa stessa è IL MODO di rappresentare in molto cinema americano) fosse, al contrario, vista come elemento imprescindibile nel cinema.

Per il resto, mai denigrato il cinema americano, di cui sono grande sostenitore, probabilmente più di come non lo sia tu, che lo difendi solo per fare la stonata voce fuori da un coro che è di per sé anch'esso, a suo modo, piuttosto disarmonico.

_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Richmondo il 04-02-2009 alle 16:21 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-02-2009 18:06  
No, aspetta. Facciamo rewind.
Sintetizzo.

Tristam: il cinema americano è il miglior cinema del mondo.
Rich: assolutista! è limitante e limitato dire che il cinema americano sia il migliore
Midknight: però è la sacrosanta verità
Rich: La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.

Torniamo avanti. A noi.
Ora.
Sostenendo, io, che il cinema americano è il migliore del mondo implico per forza un grado di qualità. D'altronde sto usando un superlativo relativo (assolutista ce sei tu!) di buono. Il migliore!
Tu affermi che è limitato (e non solo limitante) scrivere una cosa del genere... e dopo che svariate persone, bene o male, concordano con me te ne esci con la frase che adesso tu vuoi rigirirare.
E ti concedo il rigiro: è così ambigua e stupida che può anche essere letta nel modo esortativo in cui tu vorresti farla, adesso, passare.
Ma non corriamo.

Anzi, soffermiamoci su questa ambiguità. Estrapolata dal discordo una frase ambigua può avere diversi significati, diverse intonazioni, quindi può essere letta in modi diversi. La sua esistenza è sempre legata a ciò che precede e ciò che segue.
In un discorso, una frase ambigua viene letta, invece, all'interno del preciso contesto in cui viene formulata. Di più: occupa una precisa disposizione cronologica.
Si relazione per forza di cose con il discorso che si sta facendo.

Ora... o scrivi a caso, rispondendo e sollevando questioni inutili giusto per dire qualcosa, ma comunque fuori contesto.
Oppure ciò che affermi è precisamente ciò che si legge: la presenza di spettacolarità non fa un film bello.
Di più: usi "non mi pare" e quindi poni in forma dubitativa l'affermazione successiva.
Quindi rifrmulo:
dubito che la spettacolarità sia (necessariamente) sinonimo di qualità. ovvero: la spettacolarità non è (necessariamente) qualità.
o per equazione:
se cinema americano = spettacolarità = allora non necessaria qualità.

[ (qui la matematica non centra niente qui, stiamo parlando delle tue incertezze semantiche. Se ad esempio ti dicessi che stai partendo per la tangente non mi vorrai certo replicare con tan x = tan(x+Kpigreco) etc etc. tanto sei già partito eh. Se infatti ti capitasse tra le mani un vocabolario scorri veloce le pagine alla voce equazione.) L'equzione comunque l'avevo fatta io, non tu. Tu hai solo sparalto, io ti ho ridotto in minimi termini ]

Che tu stessi cercando, tentando, arrancando di scongiurare che la spettacolarità fosse vista come elemento imprescindibile del cinema è una tua personale invenzione. Oppure, se è vero, la prossima volta preoccupati di scrivere con attenzione: "Non crediate, o voi profani che leggete, che la spettacolarità sia un elemento imprescindibile del mio beneamato cinema americano, che io amai più della mia vita" invece che l'altra frase (di cui mille volte sopra) buttata a caso.

Inoltre l'equazione cinema americano = spattacolarità, che nel tuo messaggio reputi sia una mia personale invenzione o interpretazione della tua frase (è un'interpretazione infatti. L'ambiguità si interpreta, di solito), viene casualmente confermata dalle tue stesse recenti parole:

quote:
In data 2009-02-04 16:18, Richmondo scrive:
la spettacolarità è proprio essa stessa IL MODO di rappresentare in molto cinema americano


in questo caso ti salva solo un "molto" dall'assolutismo con cui sputacchi le tue due nozioni anticate e polverose.

Ma poi: chi te lo avrebbe chiesto di inserire quella frase in quel momento mentre si parlava di altro?
Poi: quale banalità.
Poi: che la spettacolarità sia il modo di rappresentare del cinema americano è una cosa che non interessa più dalla "the great train robbery".

Però ormai ci siamo dentro. Dai!
Spiegaci allora perchè la spettacolarità, che è poi "il modo di rappresentare in molto cinema americano" (non dimentichiamolo eh) non sia ("mi pare", dici) necessariamente sinonimo di qualità.


Poi:
quote:
In data 2009-02-04 16:18, Richmondo scrive:
Ho scritto "spettacolarità non necessariamente è sinonimo di qualità", non ho scritto per niente "l'assenza di spettacolarità può essere motivo di qualità"


Era una battuta. Ti stavo prendendo in giro... come faccio e farò sempre. Ma devo spiegarti anche questo?!
Allora, dai, per il futuro (partendo da ora) aggiungerò faccette in tuo onore, così potrai capire il mio tono, mi relativizzerai, sarai la mia eccezione alla regola!


ma anche

e


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 04-02-2009 alle 18:21 ]

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 04-02-2009 19:52  
quote:
In data 2009-02-04 14:06, Nietzsche scrive:

ginestra non la ricordo a memoria, era una frase che faceva riferimento a coloro che, nella germania del terzo reich, si opposero al nazismo e non portarono il peso di quella vergogna.

assurdo che sia stata messa a commento delle gesta di stauffenberg e soci..

Non conosco molto bene il personaggio di Von Stauffenberg, però in effetti mi sembra una frase più calzante per Sophie Scholl e i membri della rosa bianca ad esempio.
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 04-02-2009 23:54  
Sembra che stiano parlando di Stauffenberg alla Storia siamo noi...

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 05-02-2009 10:45  
quote:
In data 2009-02-04 18:06, Tristam scrive:
No, aspetta. Facciamo rewind.
Sintetizzo.

Tristam: il cinema americano è il miglior cinema del mondo.
Rich: assolutista! è limitante e limitato dire che il cinema americano sia il migliore
Midknight: però è la sacrosanta verità
Rich: La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.

Torniamo avanti. A noi.
Ora.
Sostenendo, io, che il cinema americano è il migliore del mondo implico per forza un grado di qualità. D'altronde sto usando un superlativo relativo (assolutista ce sei tu!) di buono. Il migliore!
Tu affermi che è limitato (e non solo limitante) scrivere una cosa del genere... e dopo che svariate persone, bene o male, concordano con me te ne esci con la frase che adesso tu vuoi rigirirare.
E ti concedo il rigiro: è così ambigua e stupida che può anche essere letta nel modo esortativo in cui tu vorresti farla, adesso, passare.
Ma non corriamo.

Anzi, soffermiamoci su questa ambiguità. Estrapolata dal discordo una frase ambigua può avere diversi significati, diverse intonazioni, quindi può essere letta in modi diversi. La sua esistenza è sempre legata a ciò che precede e ciò che segue.
In un discorso, una frase ambigua viene letta, invece, all'interno del preciso contesto in cui viene formulata. Di più: occupa una precisa disposizione cronologica.
Si relazione per forza di cose con il discorso che si sta facendo.

Ora... o scrivi a caso, rispondendo e sollevando questioni inutili giusto per dire qualcosa, ma comunque fuori contesto.
Oppure ciò che affermi è precisamente ciò che si legge: la presenza di spettacolarità non fa un film bello.
Di più: usi "non mi pare" e quindi poni in forma dubitativa l'affermazione successiva.
Quindi rifrmulo:
dubito che la spettacolarità sia (necessariamente) sinonimo di qualità. ovvero: la spettacolarità non è (necessariamente) qualità.
o per equazione:
se cinema americano = spettacolarità = allora non necessaria qualità.

[ (qui la matematica non centra niente qui, stiamo parlando delle tue incertezze semantiche. Se ad esempio ti dicessi che stai partendo per la tangente non mi vorrai certo replicare con tan x = tan(x+Kpigreco) etc etc. tanto sei già partito eh. Se infatti ti capitasse tra le mani un vocabolario scorri veloce le pagine alla voce equazione.) L'equzione comunque l'avevo fatta io, non tu. Tu hai solo sparalto, io ti ho ridotto in minimi termini ]

Che tu stessi cercando, tentando, arrancando di scongiurare che la spettacolarità fosse vista come elemento imprescindibile del cinema è una tua personale invenzione. Oppure, se è vero, la prossima volta preoccupati di scrivere con attenzione: "Non crediate, o voi profani che leggete, che la spettacolarità sia un elemento imprescindibile del mio beneamato cinema americano, che io amai più della mia vita" invece che l'altra frase (di cui mille volte sopra) buttata a caso.

Inoltre l'equazione cinema americano = spattacolarità, che nel tuo messaggio reputi sia una mia personale invenzione o interpretazione della tua frase (è un'interpretazione infatti. L'ambiguità si interpreta, di solito), viene casualmente confermata dalle tue stesse recenti parole:

quote:
In data 2009-02-04 16:18, Richmondo scrive:
la spettacolarità è proprio essa stessa IL MODO di rappresentare in molto cinema americano


in questo caso ti salva solo un "molto" dall'assolutismo con cui sputacchi le tue due nozioni anticate e polverose.

Ma poi: chi te lo avrebbe chiesto di inserire quella frase in quel momento mentre si parlava di altro?
Poi: quale banalità.
Poi: che la spettacolarità sia il modo di rappresentare del cinema americano è una cosa che non interessa più dalla "the great train robbery".

Però ormai ci siamo dentro. Dai!
Spiegaci allora perchè la spettacolarità, che è poi "il modo di rappresentare in molto cinema americano" (non dimentichiamolo eh) non sia ("mi pare", dici) necessariamente sinonimo di qualità.


Poi:
quote:
In data 2009-02-04 16:18, Richmondo scrive:
Ho scritto "spettacolarità non necessariamente è sinonimo di qualità", non ho scritto per niente "l'assenza di spettacolarità può essere motivo di qualità"


Era una battuta. Ti stavo prendendo in giro... come faccio e farò sempre. Ma devo spiegarti anche questo?!
Allora, dai, per il futuro (partendo da ora) aggiungerò faccette in tuo onore, così potrai capire il mio tono, mi relativizzerai, sarai la mia eccezione alla regola!


ma anche

e






Eheh, ma metti tutte le faccette che vuoi. Cioè io non è che mi curi più di tanto di battute più o meno felici. Se proprio va specificato, credo che anche un bambino scemo avrebbe intuito che la mia parentesi sulla matematica era in effetti una battuta. Ma non importa. Ti sei sentito in dovere di trar giù una pappardella in cui, in definitiva, di cinema non parli, così come non ne hai parlato nella tua scarna e ingenerosa - nei confronti del cinema tutto, forse non di quello americano, che prò non ci guadagna certo in reputazione, quando i suoi "esaltatori" le sparano così, "tanto per dire qualcosa" (cit.) - frase che - quella sì - suon come l'equazione: il cinema americano è il migliore del mondo (perché? Boh....tanto le tue sono verità, non ci è dato saper il motivo di questi deliri), quindi il rimanente cinema è più scadente di quello americano. Sopraggiunge qualcuno a tentare di scongiurare il rischio che ti (si) prenda troppo sul serio, motivando (e dici giustamente: mi salva quel "molto"...ma io sono furbastro e ce lo piazzo lì, tu invece noooo, gné gné gné) la tua limitante e limitata afermazione, e TU (a questo punto) parti per la tangente, credendo di propinare al prossimo un'ironia che è fine a sé stessa, visto che ti sei pure messo ad analizzare una battuta, tentando di proporne di nuove, tutt'altro che divertenti o, quanto meno, completamente aliene dal contesto in cui eravamo.

Pertanto, sei tu a (non) dover dare spiegazioni (visto che nn ne hai) circa le tue incoscienti parole. E, soprattutto sarà un bene che tu faccia presente a te stesso che non siamo a scuola. Non parlo quando vengo interrogato, né taccio quando il primo scemo che passa viene ingenuamente a tentare di intimarmelo.
Finché scriverai cazzate (o anche cose intelligenti), io sarò lì a fartele presenti. Se ne vorrai discutere, bene. Altrimenti non perdere tempo ad arrovellarti sulla forma, girando le altrui frittate e impegnandoti a fondo per cercare (invano) di far passare gli altri per incoerenti.

Tornando al cinema (americano), quindi: sì, a mio modo di vedere (nota la prudenza di chi non assoluizza le proprie cazzate (o frasi giuste, molto cinema americano spettacolarizza. A più livelli. Sotto molteplici aspetti. Nei soggetti. Nella presenza stessa dell'elemento umano (l'attore). Nella cirrosi dela forma (estetica e narrativa), quindi, nel modo stesso di rappresentare.

Vogiamo mettere a confronto un Kubrick, un Welles, un Burton, un Ford, uno Spielberg (tutta gente, eppure, molto prostrata a gran parte del cinema europeo)......con un Bresson, un Rossellini, un Fassbinder....?

Se poi vorrai venir qui a raccontarmi che per questi che ho citato, altri smentiscono quanto ho detto, prego.
Altrimenti ciao.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-02-2009 21:38  
Cirrosi della forma?

Cos'è, adesso bisogna avere lo stomaco forte per leggere la critica a un film?

Comunque, se è il topic di Valkyrie, l'ho trovato un buon film.

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